Un’interessante analisi svolta dalla sociologa e psicologa Maria Letizia Verri rivela che le mamme di oggi sono molto cambiate rispetto al passato e sono almeno di 5 tipi diversi. Ad esempio ci sono le mamme ‘controller’ (una su cinque), sempre ‘iper-vigilanti’ per tutto ciò che riguarda il figlio che difficilmente affidano a qualcuno; sfibrate da doverismo e ansia da prestazione, vivono la maternità in apprensione continua; le ‘mamme in team’ (24% del totale), sempre alla ricerca di conferme, talmente insicure nel proprio ruolo di madre che delegano il più possibile la gestione del bambino (a nonni, papà, baby sitter). E ancora, le mamme you & me (il 16%) – moderna declinazione di ‘mamma chioccia’ – che vedono e vogliono il figlio sempre piccolo e che quando parlano di lui usano il plurale (ad esempio dal pediatra, “abbiamo la tosse”).
Dall’indagine al libro
L’indagine, su un campione di 800 mamme da tutta Italia, è divenuta un libro “MAMMA, FEMMINILE PLURALE Alpha, social, green “- Declinazioni e inclinazioni delle mamme di oggi – (editore Franco Angeli). Vanno meglio le ‘mamme scout’ (15%) e le relaxed (25%), che vivono in modo più positivo la maternità e soprattutto il dover conciliare famiglia, lavoro, i propri interessi. La ‘relaxed’ è una mamma pratica che non si fa troppi problemi e una donna centrata sulle proprie esigenze, che non rinuncia in alcun modo ai propri spazi; in un percorso di incontro con il figlio è lui che deve avvicinarsi a lei (alle sue abitudini, ai suoi tempi) e non viceversa.
La mamma ‘scout’ è una donna che investe moltissimo nella maternità sia in termini di tempo, sia di energie. Vive il suo ruolo di mamma in modo appassionato. Ha in mente un progetto e un percorso di educazione e lo porta avanti con determinazione, senza tuttavia essere rigida e severa. Meno ‘risolta’ è la ‘you&me’ che, pur sentendosi molto sicura del suo modo di essere mamma (sente che quello che fa lei non può assolutamente essere sbagliato), vive l’ansia di perdere il suo ruolo quando i figli saranno grandi e lei non sarà più un punto di riferimento per loro. E’ una donna che si realizza esclusivamente nella maternità, dedica la sua vita alla famiglia. la mamma per vocazione. Ma le mamme di certo più “problematiche” sono la ‘controller’ e la ‘mamma in team’ che temono di sbagliare, non sono sicure nel proprio ruolo.
Spiega l’autrice
“Le mamme di oggi non solo sono cambiate rispetto al passato – spiega Verri – ma vivono un continuo cambiamento, e questo perché il contesto sociale è completamente diverso e purtroppo non sempre a vantaggio della mamma. Innanzitutto oggi le mamme sono anagraficamente più mature, con conseguenze sia sul piano pratico, sia su quello emotivo; sono più sensibilizzate rispetto al rapporto con i figli. Inoltre, faticano a conciliare famiglia e lavoro”. Risentono anche della mancanza di punti di riferimento e di tradizioni, imputabile prima di tutto al gap generazionale tra mamma e nonna; gli anni di differenza con la propria mamma sono troppi per guardare a lei come un modello cui ispirarsi. Pur tra le tante difficoltà, la mamma oggi si adopera nella ricerca di altri e nuovi punti di riferimento che trova nel confronto con altre mamme, e molto spesso lo fa attraverso il web (forum, chat dedicate), fonte inesauribile di esperienze da cui trarre spunto, da cui imparare e con cui misurarsi. “Oggi – conclude Verri – la mamma è più critica, consapevole e, selezionando gli innumerevoli input, costruisce con cognizione di causa la propria identità”.